Come gran parte della cultura e dei media contemporanei, anche le serie televisive sempre più spesso si pongono l’obiettivo di insegnarci qualcosa, o sono lette come testi che ci fanno diventare migliori. Appiattendone così le contraddizioni
Questo articolo è tratto dal nostro mensile Finzioni, disponibile sulla app di Domani e in edicola
L’idea che i prodotti della fantasia debbano insegnare qualcosa a chi li legge, ascolta o vede (un’idea che mi pare serpeggi anche tra i critici dei più nuovi tra i prodotti della fantasia, le serie tv, con i loro maschi non più tossici come una volta, meno stronzi di Tony Soprano o, andando indietro nel tempo, di J.R. Ewing, e le loro femmine non più remissive come una volta, meno gregarie di Carmela Soprano o, andando indietro nel tempo, Sue Ellen Ewing, per fare degli uni e delle altre dei ro



