- Ho provato a chiedere qualcosa su di me a ChatGpt, anche per una forma di toccante narcisismo. Effettivamente mi conosce, ma gli errori sono più numerosi delle cose giuste. Inventa persino opere che non ho mai scritto.
- Da un’oretta di interrogazioni sono uscito insieme impressionato e deluso. È impressionante la prontezza con cui ChatGpt estrae le sue informazioni dai database a cui velocissimamente accede, e ancor più l’accuratezza con cui scrive i suoi testi in italiano. È invece deludente il fatto che, accanto a informazioni giuste, ne scodelli una quantità di sbagliate, fantasiose e insensate.
- Ciò che semmai può inquietare è che scriva così bene in italiano (e, devo supporre, nelle altre lingue che usa), arrivando a battere non pochi professionisti. Ma ancora di più inquieta il fatto che gli umani, pur disponendo di un’intelligenza potente ed elastica, non sempre hanno voglia di esercitarla
Ho provato a chiedere a ChatGpt, il sistema di intelligenza artificiale accessibile online a chiunque, qualche notizia su un tema che conosco abbastanza bene, cioè me stesso, anche per verificare, con toccante narcisismo, se mi (ri)conoscesse. Dopo averci lavorato non più di un paio di secondi, ha scritto velocemente sotto i miei occhi una ventina di righe sul mio conto. Il testo è in perfetto italiano, con punteggiatura scrupolosamente esatta e tanto di accapo (due doti sempre più rare, an



