Cultura

Che sia il south working il segreto per salvare il nostro sud?

  • A diciott’anni, con poca esperienza per rifinire me stesso, non potevo capirlo, ma a vivere in un’altra città non ero pronto. Ero triste, ma ero pure arrabbiato con un’entità che negli anni ho chiamato con nomi diversi: Politica, sistema, Sud.
  • Il Nord ci accoglie, ci ospita, ci fa sentire a casa. Ci offre occasioni che, per limiti di natura, a noi non spetterebbero. I sacrifici, però, sono tanti e quando il trasferimento non è una scelta la vita è dura.
  • Ma una soluzione noi la cerchiamo ancora, e mesi fa è nata un’associazione. Creata da giovani professionisti accomunati dall’esser stati costretti a lasciare il Sud, promuove il fenomeno South Working.

Nel 2013, dopo l’estate della maturità, mi sono trasferito a Roma. Mi ero messo in testa di fare lo scrittore, desiderio che i miei avevano accolto come se avessi dichiarato di volermi arruolare nello Stato Islamico, e mi ero iscritto alla facoltà di Lettere de la Sapienza. Nell’appartamento in affitto, tre-vani arredati di un coinquilino con cui non avrei stretto, mi guardavo attorno con un inedito senso di estraneità, roba con cui oggi ho un legame ferreo, quando i miei mi hanno detto che loro

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