Il racconto

Chissà perché quella notte ho finto di tifare per l’Inghilterra

LaPresse
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  • Tifavo Inghilterra perché mi piaceva fare il bastian contrario; tifavo Inghilterra perché così dopo avrei potuto andarmene a letto senza sentire i caroselli dei clacson fino all’alba; tifavo Inghilterra perché se l’Italia perdeva avrei potuto continuare a tenere il muso.
  • Mi stavo già godendo l’eventualità della sconfitta, quando in una mischia in area in semi spaccata Bonucci riuscì a metterla dentro.
  • – Papà adesso vinciamo, – mi incitò la bambina. La guardai scocciato. Un padre non dovrebbe mai guardare una figlia a quel modo, soprattutto se l’Italia ha appena riacciuffato per i capelli una finale. – Vinciamo chi? – le domandai.

Tifavo Inghilterra perché mi piaceva fare il bastian contrario; tifavo Inghilterra perché così dopo avrei potuto andarmene a letto senza sentire i caroselli dei clacson fino all’alba; tifavo Inghilterra perché se l’Italia perdeva avrei potuto continuare a tenere il muso. Così, quando quei figli di puttana hanno sfondato la porta di Donnarumma dopo una manciata di secondi dal fischio d’inizio sono letteralmente saltato sul divano di casa, mettendomi a urlare: «God Save The Queen!». Copyright 20

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