I Rendez-vous del nuovo cinema francese, rassegna appena conclusa a Roma, hanno fornito materia di riflessione su un genere che la Francia coltiva e l’Italia ignora, immersa nel tunnel dell’omologazione. È il cinema che civetta con la grande letteratura. Civettare non è trasporre, adattare. Richiede più cultura e conoscenza. L’ultimo François Ozon di Sotto le foglie ne è una prova. E ora azzardano su Jane Austen
I grandi autori del cinema italiano sono storia remota, i degni eredi si contano sulle dita di una mano e ci siamo adagiati sulle commedie: non lo ha detto proprio così Thierry Frémaux, Délégué Géneral del Festival di Cannes, presentando il cartellone dell’edizione 2025, ma il senso era questo. Tant’è che per noi solo Mario Martone è in concorso e a Un Certain Regard hanno invitato uno sconosciuto regista esordiente, Francesco Sossai, e il duo Alessio Rigo De Righi-Matteo Zoppis, scoperto propri



