È il 1891 quando Pellegrino Artusi pubblica le sue 790 ricette col titolo positivistico di La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene. È un manuale pratico che racconta la cucina nazionale raccogliendo le tante tradizioni locali, ricomposte in un mosaico che esalta le diversità, con un metodo, le ricette, e una lingua unitaria per dirle. Così entra da laico nel corpo mistico del mangiare collettivo italiano; e al posto della matriarca disegna l’immagine della massaia casalinga, indulgente e blanda signora di mezza età.

Trascrive le tradizioni gastronomiche locali in un unico codice, un corpus, un catalogo. Non compila ricette imperative: ma le racconta. E così invade il centro donnesco, materno, piccolo-borghese dell’inconscio italiano.

Ricette online

È il 1950 quando esce Il cucchiaio d’argento, il ricettario che diviene nell’Italia del dopoguerra il vangelo nella religione della cucina italiana. Un monumento da esporre in salotto nella libreria di casa, di solito povera di titoli, di fianco alla tv, appena acquistata agli albori del boom.

Negli anni Sessanta Elena Spagnol, moglie e madre di grandi editori, Mario e Luigi, ha anticipato il genere letterario gastronomico, e con i suoi 20 libri ha venduto più di un milione di copie. L’autrice ha dedicato la sua vita a semplificare in cucina: ha eliminato ingredienti, abbreviato e facilitato procedimenti, messo a punto metodi economici e rapidi. Per la donna che lavora.

Poi l’Italia diventò dipendente dalla tv generalista e governata da un suo magnate. E allora gli editori pescarono le ricette tra il pubblico di Antonella Clerici e poi Luigi Spagnol, figlio di Elena, s’inventò i best seller di Benedetta Parodi. Poi la tv fu a pagamento per l’epoca d’oro degli chef: i master da Cracco a Cannavacciuolo.

Ora la partita si gioca sul web e l’inconscio italiano è sfamato da Giallo Zafferano e da Benedetta Rossi. La nuova regina del ricettario. Epifania del semplice e dell’autentico. Della tovaglia a quadretti digitale. Marchigiana, là è proprietaria di un agriturismo, Benedetta Rossi è la più famosa food blogger italiana, autrice di ben sei libri.

Con le sue ricette semplici e genuine è diventata popolarissima in rete grazie al format “Fatto in casa da Benedetta” che comprende un sito, un canale YouTube e i profili Instagram e Facebook. Milioni di follower, su Instagram ne conta quattro. E non solo in Italia. Benedetta è ormai una star internazionale, tanto che le sue ricette sono tradotte in diverse lingue.

Da brava ambasciatrice della cucina italiana nel mondo, la conduttrice di “Fatto in casa per voi” ha portato i nostri piatti virtualmente fino agli angoli più remoti del pianeta. Il suo nuovo libro La nostra cucina. Fatto in casa da Benedetta. Ricette e storie da Mondadori Electa guida la prima classifica di novembre.

Volo e King

Su Amazon se la batte con il nuovo romanzo, Una vita nuova da Mondadori, del sempiterno romanziere Fabio Volo. Già primo sulla piattaforma. Ogni suo libro, questo è l’undicesimo, schizza in cima alla classifica dei libri più venduti, facendo rosicare d’invidia quelli che vendono di meno. Fabio Volo, da ormai vent’anni, è il principale problema della cultura italiana che non rispetta la cultura popolare, né chi se ne occupa. E detesta i numeri, soprattutto se grandi. Come quelli dei manga, le cui vendite sono esplose nelle librerie.

Al secondo posto sta One Piece di Oda Eiichiro. Esordisce al terzo posto uno dei massimi scrittori di sempre. Uno sul cui impero narrativo non tramonta mai il sole. Stephen King con Billy Summers da Sperling&Kupfer. Bellissima storia. Billy Summers è un sicario, il migliore sulla piazza, ma ha una sua etica: accetta l’incarico solo se la vittima designata è una persona veramente spregevole.

È tra i più abili cecchini al mondo, un veterano decorato della guerra in Iraq: non ha mai sbagliato un colpo. Billy è anche un lettore incallito: i suoi autori preferiti sono Thomas Hardy ed Émile Zola, anche se con i clienti finge di leggere soltanto fumetti – perché meno gli altri sanno di te, meno possono farti del male. Come copertura, per l’ultimo incarico prima di uscire di scena, si fingerà un aspirante scrittore, impegnato a finire il suo primo romanzo.

Ha accarezzato l’idea di scrivere un libro in più di un’occasione, ma non ci ha mai provato sul serio. Chissà che questa non sia la volta buona. Cosa può mai andare storto? Ovviamente: tutto. Del resto, il migliore dei romanzi è quello di cui non puoi prevedere nessun giro di trama.

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