Entriamo nel periodo clou del mercato editoriale e la narrativa la fa da padrona. Angeli si prende subito il primo posto della classifica dei libri e segna il ritorno nelle librerie dei Bastardi di Pizzofalcone, fra i personaggi più amati creati dalla fantasia muscolare dello scrittore Maurizio de Giovanni. Uno che non si tira indietro. Una sorta di nostro Simenon, dalla scrittura serrata e efficace, ma viscerale tifoso del Napoli. È l’autore di tre celebri serie di polizieschi: quella del commissario Ricciardi (12 romanzi), quella dei Bastardi di Pizzofalcone (altri 12 romanzi) e quella di Mina Settembre (tre romanzi). Tutte ambientate a Napoli e tutte diventate serie tv di enorme successo con i volti di Lino Guanciale, di Alessandro Gassmann e di Serena Rossi.

Dai suoi romanzi editi da Einaudi Stile Libero è stata tratta la serie tv dedicata ai Bastardi. Proprio in queste settimane, su Rai 1, è andata in onda la terza stagione, terminata lunedì scorso, con un colpo di scena che prelude alla quarta. La puntata finale è stata seguita da 4 milioni 461mila spettatori con il 21 per cento di share. Nell’ultima inquadratura c’è Lojacono, l’ispettore trionfalmente interpretato da Gassmann, col volto insanguinato, la camicia sporca di sangue, legato a una sedia. Chi lo tiene sequestrato? C’entra la mafia? Lo scrittore aveva promesso sorprese ma un finale così, non ce lo saremmo aspettato. Tutto lasciava pensare all’happy end. Invece non resta che aspettare la quarta stagione, che i fan chiedono a gran voce, dopo quello che è successo all’ispettore Lojacono.

La morte del meccanico

Non resta che consolarsi leggendo il suo nuovo romanzo. Che racconta delle mani magiche di Nando Iaccarino, quelle di un meccanico speciale, capaci di mettere a punto qualsiasi motore. Fuori della sua officina, pulita e ordinata più di una stanza d’ospedale, facevano la fila gli appassionati di auto e moto d’epoca, perché quello che gli altri avrebbero buttato, lui lo riparava, sempre. Sapeva prendersi cura delle cose, Iaccarino.

Ora lo hanno ucciso e tocca ai Bastardi di Pizzofalcone scoprire chi è stato. Anche se gli ostacoli sono tanti. Anche se ciascuno di loro sta vivendo un momento difficile, anche se ognuno ha le sue angosce, i suoi dolori, i suoi segreti. Anche se i grandi capi della questura, che proprio non li sopportano, sperano ancora di vederli cadere. Come succede perfino agli angeli.

«Angeli, comunque. Che non sono invulnerabili, che anzi sono fragili, lesionati, feriti perché ogni volta per comprendere e per aiutare devono condividere. Angeli che hanno bisogno di aiuto, perché ogni angelo deve avere un angelo che ne custodisca il dolore. Angeli che fanno grandi imprese immersi nel silenzio, consapevoli del danno che l'eccessiva attenzione può fare, masticando e divorando e poi subito dimenticando» mi dice Maurizio de Giovanni.

Nato libero

Nella varia: ancora gloria per un eroe del calcio mondiale, un campione, Franco Baresi, al secondo posto, con il suo Libero di sognare, da Feltrinelli. Uno di cui Werner Herzog ha detto: «Mi piacerebbe davvero, nel fare i miei film, essere uno che riesce a capire il cuore dell’uomo e gli spazi come l’Amazzonia proprio come Baresi ha capito il gioco». Un libro bello e possibile. A cosa servono il potere dell’immaginazione, la determinazione e il coraggio? A realizzare il sogno di un bambino: diventare leggenda. «Forse qualcosa cambia tra i campetti improvvisati di campagna e i migliori stadi del mondo, ma io sono sempre rimasto lo stesso. Io sono Franco Baresi. E sono nato così: libero.»

Verso Natale il gioco si fa duro. Ci sarà tempo per leggere e per regalare libri. Gli editori schierano i loro migliori attaccanti, quelli altovendenti: ecco allora in uscita i nuovi romanzi di Chiara Gamberale, Il grembo paterno, da Feltrinelli, di Fabio Volo, Una vita nuova, da Mondadori, di Paolo Cognetti, La felicità del lupo, da Einaudi.

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