Il papa e Mussolini. La morte dell’uno, assieme annunciata e imprevista, e quella, simbolica e orrenda, dell’altro. Il funerale e il 25 aprile. La festa della Liberazione e il fascismo. I libri più letti dagli italiani questa settimana intrecciano e ricompongono il presente e la storia.

L’emozione e la consapevolezza. Accade con i libri. Aiutano a capire, a definire un orizzonte. Sono bussole d’orientamento.

L’autobiografia di Francesco

Primo nella classifica di Amazon, quella che reagisce immediatamente al racconto mediatico degli eventi, è infatti Spera, l’autobiografia di papa Francesco raccontata a Carlo Musso, il fondatore di Libreria Pienogiorno. Era uscita in libreria il 14 gennaio scorso per Mondadori, in occasione del Giubileo della speranza. La prima realizzata da un pontefice nella storia, la cui stesura ha impegnato sei anni di lavoro.

Per volontà di papa Francesco questo documento avrebbe dovuto in un primo momento vedere la luce solo dopo la sua morte. Si tratta di un’autobiografia completa, (non quella fatta a pezzi dal parlamento italiano) che procede dai primi del Novecento, con le radici italiane e l’avventurosa emigrazione in America Latina degli avi, per svilupparsi attraverso l’infanzia, gli entusiasmi e i turbamenti della giovinezza, la scelta vocazionale, la maturità, fino a coprire l’intero pontificato e il tempo presente.

Francesco affronta senza alcuna dissolvenza anche i nodi cruciali del pontificato e sviluppa con coraggio, schiettezza e profezia i più importanti e dibattuti temi della nostra contemporaneità. Dice la sua su guerra e pace, compresi i conflitti in Ucraina e Medio Oriente, migrazioni, crisi ambientale, politica sociale, condizione femminile, sessualità, sviluppo tecnologico, futuro della Chiesa e delle religioni.

Lo scrittore ateo e il papa

«Ecco un folle senza Dio che insegue il folle di Dio fino alla fine del mondo». Ecco l’incipit folgorante del libro secondo in classifica Il folle di Dio alla fine del mondo da Guanda, in cui un grande scrittore ateo e anticlericale come Javier Cercas incontra papa Francesco in cerca di risposte a domande come: esiste la vita dopo la morte? Quasi un thriller su quello che è il più antico mistero della storia dell’umanità.

Ecco un folle senza Dio che insegue il folle di Dio fino alla fine del mondo. (Il “folle di Dio”, come amava definirsi anche il santo di cui il papa aveva scelto il nome.) Pubblicato ora, è un libro nato due anni fa, quando Cercas venne invitato a seguire Bergoglio nella visita del papa in Mongolia, con la possibilità di scriverne liberamente. Come mai era accaduto a uno scrittore laico.

Primo M. di Antonio Scurati

Al primo posto della classifica monitorata da Gfk per la seconda settimana consecutiva M. Il principio e la fine di Antonio Scurati da Bompiani (su Amazon è sesto). È la conclusione, col quinto volume, del suo enorme “romanzo senza finzione“ su Mussolini diventata anche serie tv. Una biografia inesorabile della nazione. Dall’arresto nell’estate del 1943 allo scempio di piazzale Loreto, gli ultimi giorni della vita di Benito Mussolini e dell’Italia fascista.

All’indomani della seduta del Gran Consiglio che lo ha deposto, Mussolini viene arrestato e costretto a trascorre il suo sessantesimo compleanno da prigioniero, sull’isola di Ponza. Ha perso tutto, non spera più niente.

Trasferito alla Maddalena e poi in un albergo in cima al Gran Sasso, è liberato dagli uomini di Hitler e messo a capo di uno stato fantoccio che dovrebbe arginare la risalita degli Alleati. È allora che la bestia ferita tenta il suo ultimo colpo di coda. Sono i 600 giorni, dal settembre del 1943 all’aprile del 1945, in cui il nostro paese conosce la sua ora più buia: è l’ora della violenza nelle città, della caccia agli ebrei, dei bombardamenti a tappeto. Siamo all’ultimo atto della tragedia del fascismo e della guerra, passando per la guerra civile, fino alla nascita della democrazia italiana.

La storia del conclave di Alberto Melloni

Per prepararsi a capire lo svolgersi del conclave il consiglio di lettura della settimana è: Il Conclave e l’elezione del papa. Una storia dal I al XXI secolo di Alberto Melloni ora pubblicato da Marietti 1820.

L’elezione del vescovo di Roma ha una storia lunghissima. Per un millennio il papa è stato eletto come tutti gli altri vescovi. Da quasi un millennio è scelto dai cardinali. Da circa otto secoli quegli elettori votano sotto chiave (cum-clave) perché provvedano a nominare un nuovo papa. E da pochi decenni sono chiusi in un segreto che intriga.

È un meccanismo elettorale soggetto al segreto che, nella società in cui tutto è social, ha paradossalmente reso affascinante questa singolare elezione. La responsabilità dei porporati non è scegliere il più pio, il più dotto o il più furbo: ma chi può esercitare un ministero di unità e di comunione. L’agenda del prossimo conclave dovrà confrontarsi con le sfide irrisolte di questo pontificato, con le perle disperse e con le questioni che restano aperte. 

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