Sanremo in pandemia

Com’è dura la vita al Festival senza alcol ma con i tamponi

LaPresse
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In sala stampa si può bere solo quello che ci si è portati da casa, mentre i controlli anti-Covid sono serrati. Ristoratori, parrucchieri e tassisti sono in rivolta: gli sponsor non ci sono e i guadagni se li tiene solo la Rai

  • Benvenuti a Sanremo, la città dei fiori e delle rose, che quest’anno hanno solo spine. Il mugugno ligure qui è all’ennesima potenza, il sindaco Alberto Biancheri, nei bar e nei negozi è il più citato.
  • «Non erano questi gli accordi», tuonano al bar Smile di via Roma. Ristoratori, parrucchieri, tassisti si lamentano che a guadagnarci, in questa edizione, sia solo la Rai. A loro hanno lasciato solo il disagio e neppure una mancia.
  • Davanti all’Ariston quest’anno mancano gli avventori in cerca di foto e autografi. Al loro posto c’è tanta polizia, lì per evitare assembramenti: se ti fermi più di qualche secondo scatta la sanzione.

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