Nell'anno della platea vuota dell'Ariston vale la pena ricordare che il pubblico di Sanremo è stato un animale unico, diverso da tutti gli altri, difficilmente sostituibile da figuranti come avrebbe voluto il pratico Amadeus.
Nel 1955 con l'arrivo della tv i tavolini spariscono. Restano: il casinò, il profumo del gioco d'azzardo, le vetrate liberty, lo smoking, gli abiti da sera. Un'idea di lusso pacchiano messo in satira dai cummenda delle commedie italiane.
L'era dei social ci consegna una complicità tra palco, platea e pubblico a casa che non c'era mai stata. O forse, sentirsi più intelligenti dei cravattoni seduti all'Ariston era un vezzo.
Con la platea vuota Sanremo sarà senza il suo protagonista
19 febbraio 2021 • 18:12