Nel libro “Peccato o crimine” di Francesco Benigno e Vincenzo Lavenia si parte da un caso di pedofilia del 1985, in Louisiana, per raccontare come la Chiesa ha guardato e giudicato la pedofilia
- Peccato o crimine, titolo del libro, sono le lenti attraverso le quali la Chiesa di Roma ha per secoli guardato e quindi giudicato gli abusi compiuti dai propri membri sui minori.
- Risalire ai modi più antichi di intenderla, fra morale e diritto, e di sanzionarla, sono operazioni necessarie per spiegare la crepa che, dalla fine del Novecento, si è aperta fra le gerarchie della Chiesa e l’opinione pubblica.
- L’indagine storica non può forse spiegare il motore profondo dell’azione aberrata, materia per perizie mediche e legali. Ma può fare molto nell’illuminare le circostanze che hanno reso possibile il loro impunito replicarsi all’interno della Chiesa.
Un giorno di febbraio del 1985, in una cittadina della Louisiana, un ragazzo denuncia alle autorità locali un sacerdote, accusandolo di aver abusato di lui quando aveva dodici anni. Gilbert Gaute, così si chiamava, finisce sotto inchiesta e sui giornali. Sulle sue oltre 150 vittime si indaga, e soprattutto di tutto questo si scrive e si parla. In una storia secolare di silenzio irrompe la parola, quella della vittima e quella dei media che da allora non smetteranno di dare voce ad altre stor



