Il virus della solitudine

Anche a distanza, teniamo vivo il filo che ci lega gli uni agli altri

  • Mentre calcolavamo come ingegneri atterriti le distanze di sicurezza utili a non contagiarci, slabbrandole fino all’inverosimile, in quel varco di distanze slabbrate si moriva anche di un male interiore, non misurabile con saturimetri e tamponi molecolari.
  • Parlo di solitudine. Di ogni possibile tipo di solitudine. Non solo quella di cent’anni di Marquez, ma quella che può ucciderti anche nello spazio di un solo pomeriggio, e protrarsi anche quando non ci sei più, lasciando il tuo corpo abbandonato a sé stesso per due anni interi.
  • Con la solitudine non si scherza: secondo la ricerca Trapped in a bubble, sempre della Red Cross, aumenterebbe i rischi di morte del 29 per cento.

Per continuare a leggere questo articolo