Il cantautore suona per la prima volta nel centro sociale più vecchio di Roma, occupato dal 1986: «Suonare qui non capita per caso, è una scelta. Tutte le occasioni in cui c'è una collettività come questa, che si mette insieme per fare controcultura e un lavoro solidale, di protezione della società, penso vadano premiate. Il mio nemico? Venti anni dopo potrei dedicarla a Elon Musk». E sulla guerra: «Abbiamo delle responsabilità, è in corso un genocidio»
«Se c’è una guerra di cui vorrei parlare, è quella che il nostro governo sta dichiarando alla magistratura». Era il 2003 e Daniele Silvestri, sul palco del primo maggio, introduceva così la canzone Il mio nemico. «Ora la potrei cantare per Elon Musk» dice alla vigilia della sua prima volta nel più vecchio centro sociale della capitale. Sono passati vent’anni e il governo ha un nuovo scontro aperto con i magistrati: «È una costante», racconta Silvestri a Domani. «Ed è così squallido vedere come c



