Cultura

Nella nostra selva oscura dobbiamo “infuturarci”

LaPresse
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  • In clima di Dantedì, il 25 marzo, giornata che ora ha un posto d’onore nei nostri calendari e nel nostro desiderio di leggere e rileggere Dante a settecento anni dalla sua morte, quell’infermiera mi ha fatto venire in mente la parola infuturare.

  • Tra le parole di Dante, infuturarsi, cioè prolungarsi nel futuro, spicca per la sua capacità di catturare un sentimento altrimenti ineffabile, impossibile da raccontare con altrettanta pregnanza.

  • A noi cittadini che stiamo vivendo nella nostra selva oscura, la quota di pandemia che la storia ci ha riservato, occorre tenere saldi i segnali che ci infuturano e scommettere su di loro.

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