Cultura

David Sedaris ha smesso di ascoltare le opinioni altrui né le vuole capire: «Sono troppo vecchio per certe cose»

  • David Sedaris viaggia su un suo binario. A trent’anni dalla pubblicazione della sua prima raccolta di scritti ha rinunciato a capire e ha preferito smettere di ascoltare le opinioni altrui per perseguire le proprie
  • Da poco è uscita la sua ultima raccolta, Cuore lieto il ciel lo aiuta (Mondadori, tradotto da Gianni Pannofino)
  • Passando in mezzo all’elezione del peggior presidente della storia d’America, ai movimenti di rivendicazione, alla pandemia, alla cancel culture, ne esce senza un graffio e torna a rivolgersi alla sua famiglia: fonte inesauribile di aneddoti spinosi.

Viviamo in un tempo nel quale il comico, l’umorista, il satirico, è continuamente sottoposto a una pressione proveniente da due fronti: quella della censura e quella della responsabilità civile. Per quanto riguarda la censura, non si tratta della vecchia e rassicurante censura istituzionale (quella che assegna i bollini e le fasce di età e che scandalizza oscurando l’inatteso), ma di un sentimento popolare e diffuso che da qualche anno sta costruendo una nuova morale attorno alla comicità, al

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