Cultura

La lezione dei gesuiti del Seicento sulla costruzione dei deepfake

 

  • Domani si sta occupando di deepfake, i messaggi audio/video gestiti da un’intelligenza artificiale capace di ricostruire digitalmente l’aspetto e la voce di persone alle quali si riesce a far dire quello che si vuole.
  • Se la tecnologia alla base di questi prodotti è indubbiamente assai recente, lo stesso non si può dire dell’idea che li origina.
  • La storia, infatti, è ricca di falsi creati ad arte per convincere qualcuno (o molti) di qualcosa. Un esempio di successo è quello dei Monita privata Societatis Iesu (Precetti privati della Compagnia di Gesù, subito dopo la prima edizione noti come Monita secreta, Precetti segreti).

Domani si sta occupando di deepfake, i messaggi audio/video gestiti da un’intelligenza artificiale capace di ricostruire digitalmente l’aspetto e la voce di persone alle quali si riesce a far dire quello che si vuole, grazie alla sincronizzazione del labiale e alla riproduzione di un audio istruito attraverso l’analisi computerizzata dell’aspetto e della voce di chi si vuole imitare. Bene o male che siano fatti, i deepfake possono essere messi al servizio della propaganda bellica o elettorale

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