- Qualche tempo fa si vociferava che andasse in giro con un biglietto in tasca sul quale aveva scritto: “Don DeLillo non concede interviste”. Il misterioso romanziere ritorna in Italia grazie alla casa editrice Marotta&Cafiero, con la raccolta di saggi Nelle rovine del futuro.
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In queste pagine DeLillo racconta anche come ebbe l’idea del suo iper romanzo, Underworld, uno degli affreschi epici del secolo scorso. In lui convive una dissomiglianza di talenti e indole, di chi comprende il mondo e di chi vaneggia paranoicamente sul futuro.
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DeLillo ha pensato che per gli scrittori fosse possibile influenzare la vita culturale di quel mondo; poi, però, ha cambiato idea e iniziò a pensare che il posto dei romanzieri l’avessero presto i terroristi. In uno dei saggi racconta come l’undici settembre 2001 sconvolse l’America e ovviamente anche lui.
Pare sia un uomo molto riservato. Assai riluttante, soprattutto nei confronti dei giornalisti; con loro farebbe proprio a meno di parlare dei suoi romanzi. Nei primi dieci anni di attività letteraria, non concesse neanche un’intervista. Qualche tempo fa si vociferava che andasse in giro con un biglietto in tasca sul quale aveva scritto: “Don DeLillo non concede interviste”. Nelle occasioni in cui deve presentare i suoi romanzi, ha mostrato spesso quel talento innanzitutto statunitense di sbriga



