Il suo nuovo saggio inscrive l’omicidio di Piersanti Mattarella in una più ampia analisi di quel passaggio tremendo della storia italiana. Con letture che faranno discutere e con la rivendicazione della primazia del problema da sviscerare
Gira e rigira, da troppi anni la domanda è sempre la stessa: l’uccisione il 6 gennaio 1980 a Palermo di Piersanti Mattarella, presidente della Regione Siciliana, fu “solo” un delitto di Cosa nostra? O fu un delitto politico-mafioso? La giustizia una risposta l’ha data, condannando all’ergastolo in via definitiva quali mandanti (il verdetto della Cassazione arrivò nel 1999) i vertici della “cosca” dei corleonesi: Totò Riina, Michele Greco, Bernardo Provenzano, Bernardo Brusca, Pippo Calò, Frances


