Cultura

Dino Buzzati e il suo libro proibito

Claudio Furlan/Lapresse. Oggetti di Dino Buzzati Nella foto: la macchina da scrivere
Claudio Furlan/Lapresse. Oggetti di Dino Buzzati Nella foto: la macchina da scrivere
  • Alcuni allora lessero Un amore come un cedimento di Buzzati alla narrativa di consumo, sulla scia magari delle fortune commerciali della Noia di Moravia e della Lolita di Nabokov, o come una distrazione in un “momento di stanchezza creativa”.
  • Buzzati aveva davvero scritto quel romanzo osceno e scabroso? Dov’era finita la sua prosa misurata? Chi era quest’uomo che si strugge per una prostituta da ventimila lire? 
  • «Mi illudo che chi leggerà il libro si renderà conto fin dalle prime pagine che a dettarlo non è stata la moda ma qualcosa di molto più serio», dichiarò Buzzati.

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