«Semmai bisognerebbe parlarne di più, di Dostoevskij,» ha detto Paolo Nori, dopo la cancellazione delle sue lezioni all’università Bicocca. Il sindacalista dei personaggi è d’accordo
- Il sindacalista dei personaggi fa ispezioni sui luoghi di lavoro, per verificare le condizioni di sicurezza. Fa i suoi sopralluoghi anche nei romanzi.
- Un giorno un mendicante lo ferma per la strada e gli parla di alcune incredibili reazioni italiane che boicottano la cultura russa: perfino Dostoevskij è diventato un autore pericoloso da trattare, il ciclo di lezioni che Paolo Nori doveva fare all’università Bicocca di Milano è stato sospeso.
- Il mendicante è Raskol’nikov, il protagonista di Delitto e castigo. Ha molte rimostranze da fare contro il suo autore. Sostiene che Dostoevskij abbia reso efferato il suo assassinio perché non aveva argomenti sufficienti contro il movente: uccidere una vecchia parassita e cattiva è giustificato, se può servire a procurarsi i soldi per fare del bene all’umanità.
L’anno scorso in Italia 1.200 morti sul lavoro, più di tre al giorno. Quest’anno non va meglio, e poi ci sono gli incentivi del governo all’edilizia, l’ecobonus per ristrutturare le case: altro che salvaguardia dei lavoratori, c’è il prossimo cantiere da mettere su in fretta. Di conseguenza, in questi mesi ho moltiplicato le ispezioni. Sono un sindacalista, vado nei cantieri e nelle fabbriche per verificare che i criteri di sicurezza siano rispettati, in base al decreto 81/08, il “Testo unico



