Se il memoir del candidato vicepresidente fosse uscito negli anni Settanta forse sarebbe piaciuto a Pasolini. Di fronte a un conservatorismo che interpreta la rabbia sociale, la sinistra deve scegliere che strada prendere
Se fosse uscito negli anni Settanta, Elegia americana di James David Vance sarebbe stato un libro di quelli che leggevano solo i comunisti. Se ci guardi dentro, trovi foreste appalachiane piene di fabbriche, e dentro quelle fabbriche operai sporchi, poveri e innamorati, un’umanità impura ma forte, per anni rimasta silenziosa e inascoltata in attesa di questo suo figlio capace finalmente di darle voce. Un’America che – come suggerisce il titolo – appare tutta immersa nella luce idealizzata del pa



