Finzioni

Elsa Morante, la donna bambina che voleva di più

Un’infanzia silenziosa e distinta, segnata dal senso di estraneità e da un’intelligenza precoce. Il racconto di una Elsa Morante bambina fatto di visioni febbrili, piccoli atti di ribellione e desiderio di amore, mentre già prendeva forma la sua fortezza immaginativa

  • Questo articolo è tratto dal nostro mensile Finzioni, disponibile sulla app di Domani, sullo sfogliatore online e in edicola.

Cosa farne di una bambina anemica? Coi suoi pallori, i suoi capelli scuri e la faccia dell’insanità? Quando ero bambina mia madre me lo ripeteva spesso: sarà un po’ di anemia. E quel po’ non è che io riuscissi a quantificarlo, ma nelle fotografie ero sempre con le occhiaie e le labbra secche, mi dicevano che ero bianca come la carta. Facevo parte di tutti quei bambini pallidi e meditabondi, che non fanno gli scalmanati e non sudano per correre in giro, sono anomalie difficili da governare. I bam

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