Dalla bomba atomica alla bomba climatica

Ci siamo spinti troppo vicino all’abisso dell’autodistruzione

Plumes of smoke rise from Europe's largest lignite power plant in Belchatow, central Poland (AP Photo/Czarek Sokolowski, File)
Plumes of smoke rise from Europe's largest lignite power plant in Belchatow, central Poland (AP Photo/Czarek Sokolowski, File)

I prodotti di un arsenale capitalistico che sta decretando la fine della nostra esistenza sul pianeta portano a un’aggressione speculativa che potrebbe proseguire solo a patto di essere deviata verso altri ecosistemi

  • Dopo la fine del secondo conflitto mondiale e l'inizio della Guerra fredda, il mondo venne schiacciato da una scoperta terribile e senza precedenti: per la prima volta nella sua storia, l'uomo possedeva i mezzi per distruggere l'intera umanità.
  • Poi, la paura ha cambiato aspetto, il fantasma della catastrofe mondiale ha assunto un nuovo volto: la bomba, da atomica, diventava climatica. Oggi il primo nemico della nostra sopravvivenza è rappresentato dalle “armi di produzione di massa”.
  • Gas serra, deforestazione e in genere violazione dell’equilibrio ecologico, sono altrettanti prodotti di un arsenale capitalistico che sta decretando la fine della nostra esistenza sul pianeta.

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