La nostalgia della propria terra si accosta al richiamo della tavola e del cibo. Le tradizioni in cucina mantengono vive le usanze di intere generazioni, tanto che a volte alcuni scelgono di cambiare radicalmente vita, producendo qualcosa di prezioso ma anche di nuovo. È la storia di Giulio Steiger e Margarita Cherubini Steiger
Questo articolo è tratto dal nostro mensile Cibo, disponibile sulla app di Domani e in edicola
Il nostro cibo, la nostra dimora. Così recita uno dei versi finali della poesia «all’alba il dolore è stanco» dalla penna del poeta, saggista, scrittore Tahar Ben Jelloun. Qui il cibo assume l’architettura del rifugio. Una richiesta d’asilo al piatto. La nostalgia della propria terra naturalmente si accosta al richiamo della tavola e ciò avviene anche per la cucina italiana all’estero: resa mito a volte da storie di piccoli borghi che rivivono densità demografiche ben più elevate di quanto non a



