Cultura

Vogliamo davvero partorire un genitore?

  • Come madre di adolescente negli ultimi due anni sono passata da “avere” una Betty Boop ad “avere” un Marc Bolan dei T. Rex – diciamo una persona che per look si colloca tra David Bowie e Lou Reed, senza essere riconosciuto per strada.
  • In ogni caso la scelta “figlio o non figlio?” è fatta da un cervello che non sarà più il nostro una volta che la risposta sia stata “sì”.
  • Mi domando cosa avrei fatto se il mio volere non fosse stato esaudito, visto che alcune di noi spingono i loro corpi verso il limite, al galoppo sotto le frustate della scienza e, prova e riprova, diventano madri alle soglie della vecchiaia

Prima i figli ci uscivano dal corpo, così senza pensarci, ora siamo diventate come Giove, che ha fatto nascere Minerva dalla testa. Il “sì” e il “no” restano ovviamente una scelta del tutto personale, in barba a cosa dice l’Istat. Del resto avere un figlio non è una manciata di anni in cui un piccolo essere con pigiamini vezzosi richiederà tutta la nostra attenzione, tantomeno è lo stregonesco processo della gravidanza con le sue fantasie di maternità; “avere un figlio” è innanzitutto un’esp

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