Ognuno ha un film che, più di altri, sa evocare l’estate. Un titolo che torna in mente quando si ripensa a un viaggio, a un’amicizia nata sotto il sole o a un ricordo rimasto impresso. Può essere un classico che rivediamo ogni anno, un film leggero da guardare in vacanza o una novità appena uscita che ci ha colpito.

Nella nostra newsletter quotidiana, Oggi è Domani, abbiamo chiesto ai lettori quale film rappresenti meglio la loro estate: quello che racconta la stagione più bella, che accompagna un nuovo inizio o che semplicemente fa rivivere un’emozione.

Dai grandi cult alle scoperte più recenti, ecco i titoli che ci avete consigliato.

Frankenstein junior – Mel Brooks (1974)

Il dottor Frankenstein, nipote del celeberrimo medico, è un affermato neurochirurgo che vive e insegna in una università negli Stati Uniti ed è impegnato a far dimenticare la sua discendenza dal creatore della Cosa. Un giorno però riceve l'invito a recarsi nel castello del nonno in Transilvania a causa di un lascito testamentario. Finisce così per essere attratto dall'atmosfera del luogo, scopre il polveroso laboratorio in cui venne portato a termine l'esperimento e decide di tentare a sua volta l'impresa trafugando un cadavere per restituirgli la vita.

«Visto all'aperto una sera d'estate a Bologna con i miei compagni di università» (consigliato da Gabriele Breviglieri)

Il Maestro e Margherita –  Michael Lockshin (2024)

Mosca anni '30, sotto il regime di Stalin. Il Maestro, uno scrittore di talento, si trova ricoverato in una clinica dove è sottoposto a trattamento forzato. Un anno prima la sua pièce teatrale, "Pilato", è stata bollata come opera reazionaria e censurata. La sua carriera è distrutta. È emarginato nell'ambiente, gli viene revocata la tessera degli scrittori e gli restano pochissimi legami. L'incontro con Margherita, una donna sposata che lo ha subito folgorato, gli ridà quella carica creativa per un nuovo romanzo dove Mosca è visitata dal diavolo, Woland, una figura inquietante che gli è apparso come un enigmatico turista tedesco ed è accompagnato dai suoi servitori. Da questo momento non c'è più nessun confine tra realtà e immaginazione. La mente del Maestro è sempre più dipendente dalla figura di Woland che diventa il suo interlocutore. Nel frattempo, la sua salute mentale peggiora.

«Visto in una caldissima serata milanese al cinema all’aperto AriAnteo, in quell’occasione nel cortile di Palazzo Reale. Il film ci interessava per nostalgiche reminiscenze di studi universitari miei in lingua e letteratura russa, e per solidarietà al regista stante il trattamento riservatogli in Russia. Film non male ma nemmeno un capolavoro (molto liberamente tratto dal romanzo di Michail Bulgakov) ma luogo della proiezione impagabile, davvero suggestivo» (consigliato da Alessandra Bassetti)

Cinque giorni una estate – Fred Zinnemann (1982)

Uno dei film meno noti di Sean Connery, ma tra i più intensi della sua carriera. Nell'estate del '32 tra le montagne della Svizzera si consuma furtivamente la relazione tra Douglas, medico cinquantenne, e Kate, la giovane nipote. Raccontata attraverso flashback, la storia d'amore tra i due trova la massima espressione in una collana che si rompe facendo rotolare rumorosamente le perle sul pavimento. 

«Il tempo sospeso della tragedia, il tempo sospeso dell’estate come limbo, come tempo finito.Il luogo di vacanza come un altrove. Il cinismo degli innamorati. Visto in vacanza in Trentino in un giorno di pioggia» (consigliato da Giorgio Olivero)

Caro diario –  Nanni Moretti (1993)

Il film è suddiviso in tre parti. Nel 1° capitolo "In Vespa" Moretti percorre strade e quartieri romani in estate. In uno dei pochi cinema aperti viene proiettato Henry pioggia di sangue che lui trova orribile e di cui rilegge recensioni encomiastiche. Il 2° capitolo è "Isole". Qui Moretti va a trovare alle Eolie l'amico Gerardo e con lui inizia un tour tra le isole per trovare un luogo in cui lavorare in pace. L'amico, convinto detrattore dei programmi televisivi, troverà il modo per convertirsi a 'Beautiful' e a 'Chi l'ha visto?' Il 3° capitolo "Medici" fa esplicito riferimento agli innumerevoli tentativi compiuti da Moretti per risolvere un problema di intenso prurito che lo tormentava. I molti medici interpellati non sono riusciti a trovare una soluzione che avrebbe potuto essere sotto ai loro occhi.

«Mi ricorda le estati della mia adolescenza a Roma. Un caldo torrido e una città deserta, dove però è possibile girare in totale libertà vista l'assenza di traffico» (consigliato da Manuela Vecchi)

Orizzonti di gloria – Stalney Kubrik (1957) e I 7 samurai – Akira Kurosawa (1954)

Due generali francesi della prima guerra mondiale ordinano, per ambizione e stupidità, un inutile attacco suicida. Quando questo fallisce, i due accusano di codardia i soldati e stabiliscono che ne vengano fucilati tre a caso come esempio per la truppa. Nonostante gli sforzi d'un onesto colonnello, le sentenze vengono eseguite: uno dei condannati, ferito, viene portato davanti al plotone in barella. 

Da sempre e per sempre un punto di riferimento, oltre che uno dei rari casi in cui l'enfasi, più che consentita, è benvenuta, I sette samurai di Kurosawa Akira vanta tante imitazioni quanti sono i plausi ricevuti negli anni. Per trent'anni ne è circolata una versione ridotta, insignita del Leone d'Oro, prima di una nuova epifania di durata superiore alle tre ore. Che è giusto quanto basta per poter affrontare tematiche che abbracciano il mondo dei samurai, dei contadini e dei briganti ma nel farlo abbracciano l'umanità intera, quella folla di minuscoli esseri che abitano, ma spesso infestano, il pianeta Terra.

«In questa estate rovente, non tanto per il clima quanto per gli avvenimenti a cui dobbiamo assistere, mi sembrano particolarmente attuali questi due capolavori degli anni '50: Il primo è la condanna senza appello della guerra nella sua assurdità e del militarismo narcisistico. Il secondo, uno dei film più belli di tutti i tempi, la dimostrazione di come la solidarietà e l'unione possano vincere contro l' oppressione e la sottomissione. Grandissimi!» (consigliati da Franca Volante)

Tron – Steven Lisberger (1982)

Kevin Flynn è l'autore di alcuni videogiochi di grande successo, tuttavia la ENCOM, società che ne detiene i diritti, l'ha estromesso e li fa passare per proprie creazioni. Nel tentativo di recuperare i dati che potrebbero provare la paternità delle proprie opere intellettuali, Flynn entra di nascosto nel palazzo della società e da un terminale cerca di aggirare le protezioni interne. Se ne accorge però l'MCP, unità di calcolo centrale (il cervellone che riunisce tutti i computer ENCOM e che ha sviluppato una forma di intelligenza autonoma) e trasporta il creativo nel mondo del computer. Una volta dentro Kevin Flynn scopre che esiste un universo in cui i programmi hanno forma umana, in cui l'MCP comanda come un dittatore sanguinario, che i videogiochi sono in realtà battaglie mortali e che i creativi come lui sono oggetti di culti proibiti al pari di divinità religiose.

«Il film che nel mio cuore rappresenta l'estate, la magica pellicola animata degli anni ‘80. Lo vidi più volte in un cinema estivo (ora sono ormai una rarità): i colori fantastici, il ritmo forsennato, la trama profetica, l’atmosfera onirica lo hanno reso ai miei occhi una perfetta rappresentazione dell’estate. Se uno ci pensa l’estate è il tempo dei sogni, delle speranze, della rinascita, della nostalgia (quando nasce l’autunno) e sono il blu del cielo e delle onde, il verde della natura, l’oro del sole, l’argento della luna ad ispirarci. Tron è la perfetta immagine di tutto questo: un sogno vivido che per fortuna non mi ha mai lasciato)» (consigliato da Alfredo Ciano)

Bodyguard - Guardia del corpo – Mick Jackson (1992)

Los Angeles. Il detective Frank Farmer (Costner) accetta l'incarico di proteggere la rockstar Rachel Marron (Houston). Si viene subito a sapere che lui è un ex del servizio segreto con una macchia: era assente quando Reagan subì l'attentato. La diva non è un personaggio facile e il detective deve adeguarsi a stupide difficoltà, compreso il vasto, pazzesco entourage della "protetta". La donna non lo sa, ma è stata minacciata di morte dal solito maniaco. E si teme anche per il figlioletto di lei. Con una "bodyguard" come Costner non può mancare la seduzione (da parte di lei). Tutto si risolve alla grande serata degli Oscar. Rachel ha vinto la statuetta. Una storia vecchia maniera che vive del carisma dei due protagonisti.

«È il film delle mie poche vacanze a Scauri, inizi anni ‘90, ero una bambina. E lo è stato nelle successive, quando non ci andavo più in vacanza, però lo davano sempre in tv durante il mese di agosto. Un affascinante Kevin Coster e una talentuosissima Whitney Houston, indimenticabili sulle note delle migliori canzoni dell’artista morta, come sappiamo, presto e per una triste storia di dipendenza da droga e violenza dal marito» (consiglio anonimo)

Una sconosciuta a Tunisi – Mehdi Barsaoui (2024)

Aya ha quasi trent'anni, vive ancora con i genitori nel sud della Tunisia e ogni giorno viaggia su un minivan per raggiungere l'hotel per turisti in cui lavora come cameriera. Sopravvissuta a un incidente ma creduta morta, Aya trova inaspettatamente l'occasione per fuggire. Raggiunta Tunisi, affronta con coraggio una nuova vita con una nuova identità, ma non riesce in realtà a sfuggire al suo destino: testimone infatti di un caso di cronaca che coinvolge la polizia e mette in luce la corruzione del Paese, Aya dovrà trovare la forza di reagire.

(consigliato da Elio)

Les gens qui s'aiment – Jean-Charles Tacchella (2000)

Due amanti di mezza età sono stati fidanzati a intermittenza per oltre vent'anni. La figlia minore di Angie, Winnie, si lega a Laurent, che ha un forte legame con il personaggio di Richard Berry. Fin dall'inizio, la coppia più giovane è tanto incostante quanto quella più anziana nella loro storia d'amore. Queste due relazioni continueranno a essere croniche? Cosa ci vorrà per raggiungere un giusto compromesso per una relazione stabile e duratura?

«Un film francese di venticinque anni fa che è sempre in tempo per cominciare a ragionare sull'amore.» (consigliato da Mauro Bartoli)

Il raggio verde – Eric Rohmer (1986)

Assistiamo alle peregrinazioni di Delphine, segretaria in un ufficio parigino, che non sa come trascorrere le vacanze estive. Dopo che l'amica con cui aveva programmato la partenza le comunica l'annullamento del progetto la giovane donna passa da una visita al nonno a una psicoterapia di gruppo per poi raggiungere Cherbourg finendo però poi per andarsene cercando di raggiungere la montagna. Ma questa non sarà la sua ultima meta.

(consigliato da Mauro Di Girolamo)

Ferie d’agosto – Paolo Virzì (1996)

All'isola di Ventotene, non ancora devastata dal turismo, arrivano due gruppi. Il primo è fatto da alternativi, verdi, comunisti (parola spesso pronunciata): c'è chi suona canzoni rivoluzionarie, chi fa nudismo, chi si fa una "canna". Ci sono anche due lesbiche e la miglior battuta arriva da una di loro: "Sono arrivata a Milano per lavorare con Strehler, invece lavoro in comune con Formentini". Due famiglie di romani formano il secondo gruppo. Hanno dei negozi, il telefonino e vedono tutta la spazzatura della TV. I due gruppi hanno affittato due casette vicine: i primi esigono che non ci siano luce e acqua corrente. Ben presto si scontrano, gli uni disturbano gli altri, i "borghesi" maltrattano un "vù cumprà" e gli alternativi ne fanno un fatto di principio. La sera di ferragosto si scontrano le due mentalità: discorsi sociali, politici, luoghi comuni a non finire. La notte favorisce anche qualche trasgressione: la bella borghese (Ferilli) si concede al giramondo nudista. Poi, la mattina, tutto rientra. Ognuno rimane quello che era. 

(consigliato da Elena Buonomini)

Pane e tulipani – Silvio Soldini (2000)

Licia Maglietta è la "casalinga pescarese" che durante una triste gita in corriera rimane per strada e finisce a Venezia. Chiama il marito e gli dice che tornerà presto. A Venezia fa incontri particolari e ci scappa anche l'intermezzo sentimentale col maturo cameriere Ganz. Film della fuga, dolcemente anomalo, francesizzante. Per schemi non italiani, appunto. Infatti ha sorpreso un po' tutti, compreso il pubblico che lo ha onorato. La Maglietta sembra toccata dalla grazia. Lei, non bella, diventa bellissima e affascinante.

(consigliato da Francesca Vitale)

Stand by me - Ricordo di un'estate   Rob Reiner (1986)

Un semplice, ma ricco film tratto da un romanzo di Stephen King. Quattro ragazzi, il tenero Gordie Lachance, il saggio Chris Chambers, Teddy Duchamp occhialuto estroverso e Vern Tessio, il ciccione pauroso (tutti con problemi con il padre) decidono un giorno di partire da Castle Rock, nell'Oregon dove abitano, per una escursione verso il bosco, incamminandosi lungo i binari della ferrovia. L'occasione è anche eccitante, Vern ha sentito il fratello parlare con un amico del ritrovamento del corpo di un ragazzo. Battendo sul tempo una banda di ragazzotti, i giovani esploratori incappano nel cadavere.

(consigliato da Anna Bottasso)

Gli altri sondaggi

La scorsa settimana abbiamo chiesto ai nostri lettori quale canzone rappresenti meglio la loro estate: c’è chi ha scelto melodie malinconiche e ballabili, chi i grandi classici italiani, chi brani internazionali, successi commerciali o artisti emergenti.

In precedenza avevamo domandato loro di scegliere un libro uscito negli ultimi anni da portare con sé quest’estate: alcuni hanno optato per un romanzo avvincente, altri per un saggio capace di far riflettere sull’attualità, altri ancora per storie vere o autobiografie.

© Riproduzione riservata