In ogni fase dell’evoluzione del libro si registrano significativi slittamenti nel modo in cui i libri sono letti, usati. Riflettono l’abisso tra la pagina stampata dell’Ottocento e la vita contemporanea con la sua simultaneità
A inizio Novecento sembrava che i quotidiani fossero in grado di eclissare i libri. La stampa dava l’impressione di trasformarsi in uno strumento “vivo” e volatile, destinato a un consumo distratto.
Una risposta alla crisi del libro è stata il libro elettrico. La sua democratica promessa sarà portata a compimento in maniera graduale nel corso della lunga transizione dalla pagina allo schermo (o poi in senso inverso).
È quindi importante stabilire che il libro elettronico non costituisce un’invenzione dell’era di internet. La sua evoluzione inizia con i libri sperimentali delle prime avanguardie, passando per i dynabooks degli anni Sessanta.