La Sardegna sta per passare da una fonte fossile all’altra, ma nel silenzio che avvolge questa operazione è uscito il fumetto che denuncia la “Fàula Birdi” di Snam, ovvero “la bugia verde” per cui passando dal carbone al metano l’isola compierà la transizione ecologica

Il primo praphic novel di Erre Push, visual designer freelance di Carbonia (Sulcis, Sardegna), sembrerebbe la classica storia ambientalista, ma l’effetto in questo periodo storico è controcorrente nel vero senso del termine.

Mentre si discute su come trovare altro metano per sostituire quello russo e si porta avanti l’uso del carbone, la protagonista del fumetto, Carla Madeddu, giovane neolaureata fuorisede, è tornata a Portucollu, suo paese natale, per un colloquio di lavoro con una importante multinazionale che porterà “energia green” in tutta la Sardegna: Metanfutura. Una promessa di evoluzione attraverso il metano che arriva nell’isola già provata da anni di inquinamento, a cui la ragazza in un primo momento aderisce completamente.

La studentessa laureata a Torino (al nord, come spesso accade agli abitanti delle isole italiane), racconta il suo desiderio di fare parte della multinazionale con tutti i termini che piacciono mondo imprenditoriale: per lei è “un’azienda di prestigio”, “condivide la loro mission”. Ottenere quel posto significa anche stare vicino alla madre, rimasta sola. Senza quella opportunità, la studentessa sarebbe costretta a emigrare.

I lavori della società però vengono sospesi perché quella è un’aerea archeologica, una situazione che provocherà rabbia alla ragazza. Quell’opposizione tra lavoro e ambiente che le cronache troppo spesso dimenticano di considerare.

Parlando con suo zio e con un medico, Carla comincerà a vedere le cose in maniera diversa.

Il fumetto, prodotto con ReCommon ed edito da Round Robin, «è dedicato a tutte le persone che ogni giorno si dedicano a difendere il proprio territorio», si legge all’inizio. Al racconto si accompagnano un’introduzione e una postfazione che spiegano perché dietro la trama si nasconde la storia vera e contemporanea.

La speranza

Un fumetto non è un saggio, e forse la trama per certi aspetti sembra un po’ didascalica. Eppure in molte parti, come quando si legge Carla scandire: «La Metanfutura inquina e non deve aprire! Vogliamo la ripresa della campagna di scavi della dottoressa Meloni. E qualunque decisione verrà presa dalla magistratura, noi non ci fermeremo», il messaggio chiaro fa arrivare la storia nella parte sentimentale del lettore.

 «Sei talmente assuefatta che neanche te ne accorgi più… è diventato normale accettarli, difenderli e incoraggiarli», si legge in un passaggio fuori dai balloon. E a quel punto non è più un personaggio che parla all’altro, ma il fumetto che accusa il lettore.

La parte finale, firmata da Elena Gerebizza e Filippo Taglieri, fa un excursus di quello che sta accadendo con nomi e cognomi: «Il futuro dell’isola sarà a gas. Per la soddisfazione dell’ex premier Mario Draghi, e dei ministri responsabili, Giancarlo Giorgetti, Enrico Giovannini, e della viceministra sarda del ministero dello Sviluppo economico Alessandra Todde», oggi vice presidente del Movimento 5 stelle che si fregia di essere ambientalista.

Carla non smette di credere nella libertà dalle fonti fossili e così il fumetto si conclude con l’appello di Gerebizza e Taglieri intitolato: «Snam! Giù le mani dalla Sardegna».

A dicembre Snam Rete Gas ha presentato la richiesta per la valutazione d'impatto ambientale per il suo progetto di terminale di rigassificazione di Gnl di Porto Torres, il minore dei due previsti dal disegno per la metanizzazione della Sardegna. Il testo non si arrende e chiede ancora: «Ci sono altre Sardegne possibili?(...) Le uniche proposte sensate non potranno che venire dai territori e da chi li abita».

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