ESTATE DI TERRORE

La paura di chi compie gesti incomprensibili non muore

Illustrazione di Dario Campagna
Illustrazione di Dario Campagna

 

  • L’assassino sapeva quello che faceva: sventrava con mano ferma ed espiantava gli organi con metodi da professionista.

  • Nelle carte della polizia c’erano altri casi identici. Le vittime erano sempre donne, uccise nello stesso modo. Ma nessuno s’era accorto delle analogie perché l’autore era lo stesso, ma gli agenti che si occupavano del caso cambiavano sempre.

  • «Tutti noi facciamo cose incomprensibili, prima o poi. Ecco perché ti ripeto sempre la regola d’oro». «Non fidarti di nessuno?». «Non fidarti di nessuno».

     

L’avevano sventrata come un pesce. Aperta con un taglio netto dall’inguine allo sterno, e poi, una volta rimossi tutti gli organi al di sotto dello stomaco, abbandonata in un bidone industriale nella discarica di Karlsfeld, come fosse un guscio vuoto. Invece era una donna, Heike Bottauer, aveva trentasette anni e lavorava come infermiera all’ospedale di Monaco. Il commissario Sauer e il commissario Forster – «Mutti» per gli amici – arrivarono sul posto poco dopo mezzogiorno, il sole d’agost

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