Cultura

Gigi Proietti è uscito di scena con tempo teatrale perfetto

02/11/2020Roma,Arrivi alla clinica Villa Margherita dove e' deceduto Gigi Proietti
02/11/2020Roma,Arrivi alla clinica Villa Margherita dove e' deceduto Gigi Proietti

Era nato il 2 Novembre 1940 nel cuore di Roma, una città che gli somiglia come una madre somiglia al proprio figlio. Con la sua bravura fuori categoria ha scolpito nelle nostre vite i pezzi migliori dell’immaginario comico italiano. Muore un grande simbolo del Novecento nei giorni in cui i teatri sono chiusi per decreto

  • La sua carriera inizia da goliarda, studente svogliato che passa le notti nei night a cantare, suonare la chitarra e raccontare barzellette. Ecco le barzellette. Un genere letterario congelato nella nostra epoca, divenuto filologia, un po’ come l’opera lirica. Dopo le battute, le “formiche” fino ai tweet, nessuno oggi racconta più le barzellette.
  • Proietti era il più bravo di tutti a raccontarle, ogni barzelletta un micro spettacolo e un micro cosmo straordinario, sulla base di un repertorio infinito. 
  • «L’ho conosciuto tardi – mi dice Corrado Guzzanti, il più grande comico italiano – nel 2009, è venuto a vedere il mio spettacolo, poi in camerino e da allora non ci siamo più lasciati. Tante cene da cui me ne andavo con i crampi agli addominali per le barzellette micidiali che mi raccontava. Anche cinquanta in una serata».

Per continuare a leggere questo articolo