Il ritardo è una costante che ritorna sempre nella storia degli anni santi. Tanto che il primo a essere indetto, dal pontefice tanto disprezzato nella Commedia da Dante Alighieri, era iniziato a febbraio
A scorrere la storia plurisecolare dei giubilei il ritardo sembra essere una dimensione costante nella realizzazione delle opere programmate per i singoli anni santi. Lo stanno sperimentando i romani, tuttora afflitti da cantieri per lavori pubblici urbanistici, in gran parte aperti, non sempre indispensabili e che comunque potevano iniziare prima trattandosi di una scadenza venticinquennale fissata nel 1470 da Paolo II. Persino l’ultima committenza artistica papale in occasione di un anno santo



