- Ho conosciuto Grazia Cherchi l’anno in cui Fatiche d’amore perdute uscì, nel 1993, ma non ci feci caso. Non a lei, per la quale sentii immediatamente una misteriosa e profonda familiarità, ma al romanzo.
- Dopo la sua morte corsi a cercare i libri che aveva scritto e che erano citati negli articoli che la ricordavano. Erano solo due. Uno di racconti, dal titolo meraviglioso: Basta poco per sentirsi soli, e poi il romanzo Fatiche d’amore perdute. Ho scritto di Grazia Cherchi e dei suoi due libri nel mio Libri che mi hanno rovinato la vita.
- Questo racconto si trova sull’ultimo numero di FINZIONI – il mensile culturale di Domani. Per leggerlo abbonati a questo link o compra una copia in edicola.
Ho conosciuto Grazia Cherchi l’anno in cui Fatiche d’amore perdute uscì, nel 1993, ma non ci feci caso. Non a lei, per la quale sentii immediatamente una misteriosa e profonda familiarità, ma al romanzo, della cui esistenza venni a sapere solo dopo la sua morte, che avvenne un paio d’anni dopo il nostro primo incontro. Aveva compiuto cinquantotto anni e io non la sentivo da qualche mese finché venni a sapere che se ne era andata per una malattia di cui non aveva mai parlato e che probabil



