A ogni ricorrenza, i suoi riti. Halloween è la festa della fine del raccolto e saluta le stagioni più propizie per accogliere novembre, che si trascina dietro l’inverno. La vigilia di Ognissanti è anche il momento in cui le creature della notte possono mescolarsi agli esseri umani, e, soprattutto, si organizzano maratone di film dell’orrore.

I più nostalgici potrebbero tirare fuori Nightmare before Christmas, il film di Henry Selick, scritto da Tim Burton, che è sempre valido sia ad Halloween che a Natale e quest’anno compie 30 anni tondi, oppure cercare un cinema che proietti la versione estesa dell’Esorcista di William Friedkin, tornata in sala a settembre, o recuperare i film della serie Halloween di John Carpenter con Jamie Lee Curtis. Per chi non ha ancora un’idea, qui vi forniamo una selezione di titoli, classici e nuovi, da spulciare tra una scampanellata e l’altra di bambini travestiti da zombie che chiedono minacciosi «Dolcetto o scherzetto?».

The Witch (2015, Robert Eggers)

La casa di produzione indipendente A24 tornerà più volte in questa lista. Alcuni dei titoli ritenuti più innovativi del genere hanno infatti la sua targa. Il film di Robert Eggers con Anya Taylor Joy è un esempio di folk horror, quel sottogenere che attinge al patrimonio orale di miti e leggende intersecandoli con altri elementi, quali paganesimo e religione, o l’isolamento, l’ambiente rurale, lo straniamento, rendendoli elementi non solo narrativi ma propriamente spaventosi. La famiglia al centro del film, che è ambientato all’inizio del Seicento, è stata ostracizzata dalla comunità puritana in cui vive, perché troppo fondamentalista nel proprio credo. Quando il figlio più piccolo, Samuel, scompare mentre si trova affidato al personaggio di Taylor Joy, si innescano meccanismi distruttivi all’interno della famiglia, legata a troppe superstizioni. È disponibile su Prime video.

Midsommar (2019, Ari Aster)

Anche il film di Ari Aster, sempre targato A24, si inserisce nel folk horror: Dani (Florence Pugh), in lutto dopo una tragedia famigliare, si unisce al fidanzato e al suo gruppo di amici a una vacanza in Svezia, in una comunità isolata che si sta preparando a celebrare il solstizio d’estate. Il villaggio si dimostra accogliente verso i forestieri e inizia a includerli nelle loro tradizioni, che, nella luce bianca del nord, si rivelano sempre più inquietanti. «Midsommar combina i misfatti con una resa sensuale alla paura, con la perdita, come in un sogno, del contatto con la realtà», ha scritto il Guardian. È disponibile su Netflix.

Barbarian (2022, Zach Cregger)

L’horror ai tempi di Airbnb: Barbarian è l’esordio alla regia e alla sceneggiatura in solitaria di Zach Cregger, attore e comico. Una donna prenota un alloggio in un quartiere isolato di Detroit per sostenere un colloquio di lavoro, ma scopre che l’appartamento è già stato prenotato da un altro inquilino. Per il New York Times, è «un film horror allegramente tortuoso, insieme un prodotto dei tempi moderni e un ritorno al passato». È disponibile su Disney+.

Train to Busan (2016, Yeon Sang-ho)

La quota zombie di questa lista è rappresentata dal titolo sudcoreano Train to Busan. Nel pieno di un’epidemia che trasforma la gente in zombie, un viaggio in treno si trasforma, prevedibilmente, in un incubo. Successo di botteghino in Corea del Sud, deve molto allo sci-fi dispotico Snowpiercer di Bong Joon-ho, che mette in scena proprio su un treno il conflitto di classe. Per la rivista Sight and Sound, tuttavia, Yeon Sang-ho ha dimostrato di sapersela senz’altro cavare con le «idee di seconda mano». È disponibile su Mubi.

Mona Lisa and the blood moon (2021, Ana Lily Amirpour)

Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia il nuovo film della regista britannica e statunitense di origini iraniane Ana Lily Amirpour racconta di una ragazza che ha poteri telepatici, che scappa da un manicomio in una notte di luna piena. Nel suo vagare, trova rifugio nella casa di Kate Hudson, ballerina in un night, che pensa di utilizzare le doti della giovane a suo vantaggio. Il titolo era molto atteso, dopo il successo del primo film di Amirpour A girl walks home alone at night, definito uno «spaghetti western iraniano sui vampiri» e il distopico The Bad Batch, meno apprezzato ma sempre presentato a Venezia. È disponibile su Sky go.

X: A sexy horror story (2022, Ti West)

Primo film di una trilogia horror slasher (il sottogenere abitato principalmente da serial killer), girata quasi in contemporanea, X racconta la sorte tragica di una troupe che cerca di girare un film porno. Si accompagna a MaxXxine e Pearl, prequel sempre con la protagonista Mia Goth. «È un intelligente ed esuberante ritorno a un tempo meno innocente, quando i film potevano essere impertinenti, sconvenienti, idiosincratici», ha scritto il New York Times. È disponibile su Prime video.

It (2017, Andy Muschietti)

Da un romanzo del 1986 di Stephen King, il prolifico maestro della narrativa dell’orrore, in precedenza adattato sotto forma di serie televisiva, la storia del clown Pennywise è passata a terrorizzare anche le nuove generazioni. La scomparsa del fratellino mette il giovane Bill e i suoi amici sulle tracce di un mistero più grande, che collega tra di loro le sparizioni di diversi bambini, avvenute ogni 27 anni. Il film, con Bill Skarsgård e il Finn Wolfhard di Stranger Things, la cui atmosfera è stata più volte collegata proprio all’immaginario kinghiano, è stato l’horror con il più alto numero di incassi nella storia, e ha segnato il miglior weekend di apertura in Italia per un horror, con 1,2 milioni di euro di botteghino al primo giorno. È disponibile su Netflix.

Carrie (1976, Brian De Palma)

Accanto alle novità, c’è spazio per qualche classico che, per gli appassionati, può avere l’effetto di un comfort movie. Carrie è tratto da un altro romanzo di Stephen King. Una ragazza (Sissy Spacek) è costantemente vittima del bullismo dei compagni, mentre a casa vive segregata dalla madre, una fanatica religiosa (Piper Laurie, morta di recente) che vede l’arrivo delle mestruazioni della figlia come un segno inequivocabile di desideri peccaminosi. Le abilità di telecinesi che sviluppa Carrie insieme a uno scherzo crudele che le stanno organizzando i compagni di classe non saranno una combinazione felice (per alcuni). Una scena in particolare è diventata così iconica da essere citata a più riprese nelle opere successive. Un esempio in chiave comica, la serie Derry Girls, in Italia trasmessa su Netflix. Carrie è disponibile per il noleggio su Apple tv.

Nightmare (1984, Wes Craven)

Il primo film a introdurre il personaggio di Freddy Krueger, l’uomo con il cappello e un guanto dotato di coltelli che si inserisce negli incubi delle persone per ucciderle anche nella vita reale, Nightmare è stato inserito nel 2021 tra i 25 film che la Biblioteca del Congresso fa inserire nel National Film Registry, che raccoglie i film che hanno avuto il maggiore impatto culturale, storico ed estetico sul cinema statunitense. Nel 1988 Rolling Stones pubblicò un articolo che indagava il successo di Krueger, che negli è diventato un’icona pop. Robert Englund, che lo interpreta, disse che non c’era nulla di comico o eroico in Krueger, ma che il suo essere un omicida di bambini alla fine di tutto si riduceva a una paura primordiale nelle persone che lo combattono: quella di perdere il proprio futuro. È disponibile per il noleggio su Apple tv.

Talk to me (2022, Danny e Michael Philippou)

In sala adesso, Talk to me è un film australiano, esordio di due youtuber, i gemelli Philippou. A una festa, una mano stregata può aprire un contatto con il mondo degli spiriti, offrendo l’opportunità di provare una possessione, ma solo per 90 secondi. Presentato al Sundance e poi distribuito da A24 negli Stati Uniti e da Midnight Factory in Italia, è un titolo che ricorre alle tendenze social di oggi per realizzare un film dell’orrore con tutti i crismi. Per Esquire e Wired, addirittura, si tratta del film horror dell’anno.

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