dove Hemingway faceva a pugni

Harry’s bar di Venezia, Arrigo Cipriani: «La nostra storia non è in vendita»

Arrigo Cipriani all’esterno del suo locale in una foto di metà anni Novanta (Foto Agf)
Arrigo Cipriani all’esterno del suo locale in una foto di metà anni Novanta (Foto Agf)
  • Parto dalla fine dell’incontro con Arrigo Cipriani, 89 anni, mentre, seduta al bancone dell’Harry’s bar, ho avuto l’onore di vedere lui, il patron di questo luogo di culto, preparare con cura un Bellini per me.
  • «Memorabile fu la scazzottata tra Francis Scott Fitzgerald ed Hemingway», racconta. «Io ero troppo piccolo, me la raccontò mio padre. Finì male per Fitzgerald. Hemingway beveva molto e faceva il pugile».
  • «Ho dedicato la mia vita a questo posto e alle altre attività di famiglia. Per farle capire la fatica, ho lavorato al fianco di mio padre Giuseppe per 35 anni, sei giorni a settimana. E sa che cosa mi diceva lui? "Pensi troppo alla pesca”, perché il settimo giorno andavo a pescare».

«Arrigo, a che ora si può iniziare a bere senza sembrare degli alcolizzati?». «Alle nove del mattino. Le nove a Venezia è un buon orario». Parto dalla fine dell’incontro con Arrigo Cipriani, 89 anni, mentre, seduta al bancone dell’Harry’s bar, ho avuto l’onore di vedere lui, il patron di questo luogo di culto, preparare con cura un Bellini per me. Forse un po’ troppo alcolico rispetto alla ricetta originale, ma credo che, secondo i suoi severi parametri, me lo sia meritato. «Mi chiami pu

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