La scrittrice americana ambienta le sue narrazioni in scenari prossimi, pieni di orrori, ma purtroppo conseguenti al presente che l’umanità costruisce giorno dopo giorno. È quello dove si trova May
La metropolitana era a sei isolati di distanza. Servivano tre fermate per raggiungere il botteghino per i biglietti last-minute scontati e mancavano meno di quarantacinque minuti alla chiusura. Poteva prendere un vu. Poteva permetterselo, adesso. Ma considerando la somma che stava per spendere sarebbe stato forse più opportuno andare in metro. Mentre aspettava per attraversare vide un piccione posarsi sul tettuccio di un furgone fermo al semaforo. L’uccello se ne stava lì tranquillo. Quando scat



