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C’era una volta la florida industria della moda, dove ogni marchio era fortemente connotato dallo stile e dalla personalità del suo direttore creativo.
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Oggi, in tempi di post pandemia, le esigenze dei consumatori e di quella giovane generazione Z corteggiata dai marchi, virano verso altri lidi: personalità più fluide così come i guardaroba, e una multiculturalità che si traduce in stratificazione estetica.
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Fare squadra, o quanto meno accantonare per un paio di stagioni la rivalità, sembra essere oggi la chiave per ripartire, puntando su un made in Italy che, alla tradizione e all’eccellenza della sua filiera produttiva, aggiunge un tocco di fluida e più attuale creatività.
I co.lab sperimentano la leale collaborazione tra stilisti
18 dicembre 2021 • 11:55