Cara Giulia,
sono innamorata di un uomo che ho conosciuto su Tinder qualche mese fa. Ci siamo trovati bene da sùbito e la nostra relazione procede a grandi passi, senza freni. Passiamo molto tempo insieme, ci siamo detti “ti amo” già al primo mese di frequentazione (troppo presto, secondo le mie amiche), abbiamo affinità sessuale e condividiamo molti progetti per il futuro. Insomma, non mi posso lamentare. È strano, ma mi sembra di conoscerlo da sempre e anche se sembra una follia sento dentro di me di aver trovato quello giusto, l’amore della mia vita. Dopo diverse relazioni sbagliate è bello sentirsi così. Però c’è un però. Per quanto sia innamorato anche lui, ho paura che non mi veda allo stesso modo, ho paura di non essere l’amore della sua vita. Prima di me era stato cinque anni con una ragazza con cui conviveva e, anche se non ne parliamo quasi mai, so che è stata una relazione importante. Questo “fantasma” mi fa sentire insicura, come se io fossi un ripiego e ho sempre il sospetto che lui ci stia mettendo a confronto. Ma come posso competere con una storia che è durata così tanto se io sono entrata nella sua vita solo di recente?
G.


Cara G.,
non puoi. Non puoi competere perché, come hai evidentemente messo a fuoco anche tu, con quell’altra ci ha passato 5 anni e diversi pomeriggi all’Ikea, ci ha fatto le vacanze e progetti a lungo termine che sono andati in fumo, si è smaronato con i suoi genitori e viceversa, ha scherzato sui nomi da dare ai loro futuri figli e ha smezzato le bollette, mentre a te ti conosce da cinque minuti. Cronologicamente sei già arrivata seconda, ma questo non vuol dire niente: il primo amore è importantissimo e indimenticabile (se posso darti un’altra brutta notizia, non passa giorno in cui io non pensi al mio), ma è l’ultimo quello che conta davvero.

E poi alleggeriamoci un po’ dall’idea che ci sia “quello giusto” o l’amore della vita: la vita è lunghissima (al contrario di quanto dichiarato in milioni di aforismi e tatuaggi in corsivo), c’è tempo per tanti amori, e “quello giusto”, in questo mondo sovrappopolato, è un concetto delirante. Al massimo c’è uno giusto, per te, per un momento specifico, per le tue necessità, per la città in cui abiti e la voglia che hai di pagare un affitto da sola.

Ormai mi ripeto, ma da monogama recidiva capisco molto bene il piacere di ritrovarsi nella dimensione di coppia. Non credo ci sia niente di male, finché la coppia ha un senso. Però so anche che le relazioni cambiano, si siedono, prendono qualche chilo, perdono i capelli. Non avere fretta di arrivare al livello finale, goditi quello che avete adesso senza preoccuparti di chi è venuto prima. I fantasmi fanno paura solo a chi ci crede.

Leggi la Posta del cuore del 21 novembre


Cara Giulia,
ho perso mia mamma l’anno scorso. Non si è mai pronti per un dolore del genere, neanche quando lo si sente arrivare da lontano. Era malata da molto tempo, ma ciò non toglie che la vorrei ancora qui con me. Mi manca sempre e nei mesi che sono passati mi sembra che la ferita bruci come il primo giorno, come se si fosse appena aperta. Mi chiedo se passerà mai, se questa tristezza mi lascerà, forse no.

Sono figlia unica, siamo rimasti io e mio padre soli. Siamo sempre stati molto vicini e questa esperienza ovviamente ci ha legato ancora di più, nel bene e nel male. Senza più mamma ci siamo solo l’uno per l’altra.

Di recente però lui mi ha detto che ha iniziato a frequentare una donna. Vanno al cinema, passano insieme i pomeriggi del fine settimana. Tutte cose normalissime, per carità, ma non posso dire che mi faccia piacere. Mi sembra presto perché si rifaccia una vita e mi sembra una cosa irrispettosa nei confronti di mia mamma. Io questa donna non l’ho ancora conosciuta e non ne ho intenzione. Sbaglio?
N.


Cara N.,
Non so immaginare quanto male faccia perdere un genitore e mi sento estremamente inattrezzata per affrontare l’argomento in poche righe. Quindi ti chiedo scusa per la mia superficialità e mi permetto di dire che certi nodi forse si sciolgono meglio con un professionista (che magari già frequenti). Ad ogni modo, cercherò di rispondere alla tua domanda con gli strumenti a mia disposizione.

Per quello che vale, penso che ognuno abbia diritto ai propri sentimenti, quindi no, non sbagli. Mi sembra perfettamente normale che nella vostra situazione una nuova compagna possa sembrare una minaccia aliena, che rischia di turbare i vostri sudati equilibri. Ma per lo stesso motivo per cui tu hai diritto alla tua diffidenza, tuo padre ha diritto di fare i conti con il lutto come meglio crede. È troppo presto per una nuova relazione? Non lo so, mi verrebbe da dire che per te sarà sempre troppo presto. Ma trovare conforto nella compagnia di un’altra donna non toglie niente all’amore passato, è solo un modo come un altro per affrontare il dolore. Nessuno sta cercando di sostituire tua madre, nessuno potrà cancellarne il ricordo. Avete ragione tutti e due, non ha ragione nessuno. Siete solo su fusi orari diversi. Prendetevi i tempi di cui avete bisogno e cercate di sincronizzare i vostri orologi. Più concretamente: parlatevi sempre.

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