Cultura

Il caso Balenciaga dimostra che la provocazione va usata con cautela

03 February 2020, Baden-Wuerttemberg, Backnang: Teddy bears sit behind a child in a therapy chair. Photo by: Sebastian Gollnow/picture-alliance/dpa/AP Images
03 February 2020, Baden-Wuerttemberg, Backnang: Teddy bears sit behind a child in a therapy chair. Photo by: Sebastian Gollnow/picture-alliance/dpa/AP Images
  • Il brand Balenciaga è finito sotto l’attacco simultaneo di migliaia di persone, giornalisti, media e celebrities per una campagna del fotografo Gabriele Galimberti che ritraeva dei bambini con dei peluche vestiti con richiami sadomaso.
  • Ciò che può essere detto e ciò che non può essere detto pubblicamente, fuori o dentro un’iniziativa commerciale, viene spesso stabilito dagli umori della massa indistinta degli utenti dei social molte volte guidati da troll.
  • Bisogna chiedersi quanto sia possibile usare un progetto commerciale globale come Balenciaga (ma ne abbiamo parlato anche per Gucci che si è recentemente separato dal suo direttore creativo Alessandro Michele) per fare passare messaggi sociali o politici a volte fortemente divisivi.

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