Cultura

Il dieci perfetto di Comăneci che l’ha portata all’inferno

Illustrazione di Gianluca Costantini
Illustrazione di Gianluca Costantini

 

  • Con il suo 10 perfetto alle Olimpiadi del 1976, Nadia Comăneci ha cambiato la storia diventando una delle leggende del Ventesimo secolo. Ma l’ha cambiata per gli altri, trasformando la sua in un inferno.
  • Il corpo di Comăneci è funzionale alla vittoria, diventa un marchio politico da sventolare in un’epoca in cui gli sportivi vengono utilizzati come potenti strumenti di propaganda.
  • Il figlio prediletto di Ceauşescu, Nicu detto “il principe” – undici anni più grande di Nadia – la sceglie come nuovo balocco. E ciò che il principe vuole, il principe ha. Nicu prende Nadia come sua amante bambina praticando su di lei ogni tipo di violenza.

     

Bucarest, novembre del 1989: una ragazza di ventotto anni con l’aria triste viene pizzicata da un controllore su un autobus, senza biglietto. Lui sta per farle la multa, lei lo guarda e quasi scusandosi gli dice: «Ma io sono Nadia», come se bastasse quel nome a riportarla indietro nel tempo, quando era l’eroina di un’intera nazione. Il controllore lascia perdere e la obbliga a scendere dall’autobus e lei, finalmente, capisce di essere libera. Ora che il suo nome non conta più nulla, può finalme

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