La narrazione degli “italiani brava gente” ha prodotto un immaginario assolutorio ed edulcorato. In alcuni casi monumenti e opere di quell’epoca possono essere rimossi, in altri vanno risemantizzati
Il 5 ottobre del 2017 sulle pagine del The New Yorker, Ruth Ben-Ghiat, professoressa di storia e studi italiani alla New York University, pubblicava l’articolo Why Are So Many Fascist Monuments Still Standing in Italy?, chiamando gli/le italiani/e a riflettere sulla pervicace e diffusa presenza delle tracce del fascismo nello spazio pubblico in Italia. L’intervento metteva in connessione le iconografie della nuova destra italiana, più o meno dichiaratamente filo-fascista, con una certa amnesia e



