Cultura

Il gallo filosofo del termopolio contempla la morte

Hasselblad H6D
Hasselblad H6D

Che cosa ci stanno dicendo i nostri antenati con questa immagine? È un apologo creaturale in cui la bestia prende consapevolezza del destino che la attende

  • In uno dei piccoli affreschi alla base del banco di vendita del termopolio di Pompei, riportata alla luce in questi giorni dopo due anni di scavi, c’è un gallo dal piumaggio rigoglioso.
  • Ciò che mostrava non era, banalmente, una rappresentazione delle bestie comprese nel menu, ma un incontro fatale: un animale ancora vivo che ne guarda altri due appena uccisi. È un gallo filosofo: ha conosciuto la morte, l’ha vista nella propria specie e in quelle a lui prossime; l’ha meditata, e ne è consapevole.
  • La sua dipintura realizza l’apice di una civiltà dove lo sguardo e la sua oggettivazione artistica corrispondono, si rispondono a vicenda, trovano compimento nel loro perfetto rapporto reciproco: gallo e pittura, penne e pigmenti, figura e pennello, linee anatomiche animali e gesti della mano che le traccia.

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