Cultura

Il genio di Kanye West vaga nella sua Babele interiore

WALIK GOSHORN
WALIK GOSHORN

Il documentario Jeen-Yuhs ripercorre con immagini iperreali la vicenda di uno Shakespeare di strada dalle prime rime all’impero di Ye, passando per una rinascita ultrareligiosa circondata da un alone di confusione esistenziale

  • Il documentario di Netflix Jeen-Yuhs segue la vita professionale di Kanye West dal 1995, quando non era nessuno, con le immagini da camcorder e la voce fuori campo dell’amico Clarence Simmons detto “Coodie”.
  • C’è qualcosa di religioso nella febbrile ossessione con la quale il rapper di Chicago mette in pratica i suoi progetti. Qualche volta li chiama sogni. Altre volte sono visioni.
  • L’artista che ha saputo fare uscire le sue parole anche dalla bocca cucita oggi è condannato a una specie di deriva semantica che abbraccia idealmente tutti i complottisti, i paranoici, i matti che ci circondano così numerosi.

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