IL NOSTRO 8 MARZO

Il “Manifesto della cura” contro il femminismo neoliberista

Nato a Londra, un collettivo di accademici sostiene che le diseguaglianze non si riducano parlando di carriera e competizione alla pari con gli uomini. Dipende tutto dalla redistribuzione dei ruoli di cura. La cura è «un grimaldello progressista». Intervista con Andreas Chatzidakis e Jamie Hakim

 

  • Il collettivo parte dalla cura come l’ha declinata la teorica politica Joan Tronto: caring for, with, about. Prendersi cura di, con, interessarsi a. La cura è intesa «non come un bene, ma come pratica, valore fondante, principio organizzativo» come nota Naomi Klein, estimatrice del gruppo.
  • Durante la pandemia la crisi della cura è diventata urgente e la necessità di cura altrettanto lampante. Nasce perciò il Manifesto della cura, edito ora in Italia.
  • Raccoglie l’eredità del femminismo di Nancy Fraser: c’è l’accusa al femminismo neoliberista e al capitalismo che manda in crisi l’ordine sociale.

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