Cultura

Il mondo raccontato con gli occhi della scienza

«Io percepisco un grande rispetto per la scienza. Mi sbaglio? Che Maurizio Crozza mi prenda in giro, lo trovo divertente» illustrazione di Matteo Bergamelli
«Io percepisco un grande rispetto per la scienza. Mi sbaglio? Che Maurizio Crozza mi prenda in giro, lo trovo divertente» illustrazione di Matteo Bergamelli

Carlo Rovelli, il divulgatore italiano di maggior successo, parla del proprio lavoro e dell’immagine che i media danno della scienza e degli scienziati: «Mi sembra che ci sia un pubblico affamato. Altri paesi fanno molto meglio di noi»

  • Carlo Rovelli, fisico, saggista e accademico italiano, nonché divulgatore scientifico italiano di maggior successo, ci racconta la sua visione della scienza e dell’immagine che i media ne danno.
  • Sul modo in cui la scienza viene divulgata nel nostro paese commenta: «Noi abbiamo avuto alcuni ottimi esempi di divulgazione scientifica in televisione, come Piero Angela, ma pochi».
  • «Altri paesi», prosegue, «fanno molto meglio di noi, e non capisco perché: a me sembra che ci sia un pubblico affamato di scienza. Ritengo d’altra parte che programmi come Voyager siano estremamente dannosi per il paese».

Da qualche anno Carlo Rovelli è il divulgatore scientifico italiano di maggior successo. Non lo sentivo da qualche tempo, ma l’imitazione che ne ha fatto recentemente Maurizio Crozza mi ha spinto a risentirlo, e a dialogare con lui non solo sul suo lavoro divulgativo, ma anche sull’immagine che i media danno della scienza e degli scienziati. Per cominciare, come e dove ha passato il periodo di lockdown, e che insegnamento ne ha tratto? Ho passato il lockdown in Canada. Poi l’estate in Itali

Per continuare a leggere questo articolo