L’intervista

Il poeta ucraino Ilya Kaminsky: «Siamo noi in occidente a vivere nelle repubbliche sorde»

 

  • Il poeta Kaminsky parla della guerra che ha colpito la sua città natale, Odessa: «Ho chiesto a un’amica cosa potevo fare per aiutarla. Mi ha detto: “Mandaci delle poesie per la rivista”»
  • «Siamo tutti poeti. Sai di essere un cronista, e non un poeta, quando hai una storia da raccontare. Sai invece di essere un poeta e non un cronista quando sei per la strada e noti delle cose su cui poi, tornato a casa, hai bisogno di immaginare ancora, di scrivere».
  • «Com’è Odessa oggi? Migliaia di persone l’hanno abbandonata in questi mesi. I cittadini sono spaventati. Le donne della mia famiglia sono scappate in Moldavia e in Romania, gli uomini invece sono rimasti a combattere, come prevede la legge. Allo stesso tempo però le persone cercano comunque di scherzare, di fare battute, continuano a suonare musica per le strade».

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