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Appena il romanzo uscì lo scrittore venne chiamato da sua madre. «È un capolavoro!» gli disse. «L’hai già letto?» «No, ma che c’entra? E poi lo dicono tutti, non li hai comprati oggi i giornali?».
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In effetti, erano tutti capolavori. A un’attenta analisi delle newsletter editoriali, dei lanci d’agenzia, dei comunicati stampa, delle segreterie dei premi, quegli anni pullulavano di capolavori, capolavori di qui e capolavori di là.
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Capolavori del realismo, capolavori del minimalismo, capolavori del postmoderno, capolavori del thriller e del giallo e del noir (che erano generi diversissimi, ma uniti dal loro essere unanimemente riconosciuti, per l’appunto, capolavori assoluti).
Il racconto che state per leggere è un capolavoro. Come gli altri
24 settembre 2021 • 07:00Aggiornato, 24 settembre 2021 • 09:19