ritrovare sé stessi

Il senso dell’arte sudafricana nel mondo post pandemico

  • L'idea dei graffiti e dell'interazione con il mondo esterno, i muri, è diventato sempre meno rilevante man mano che le persone hanno abbracciato i social media. 
  • Il coinvolgimento della comunità è una componente essenziale nell’opera degli artisti sudafricani Sue Williamson e Robin Rhode.
  • «In un mondo pervaso dalla pandemia non si può più fare affidamento sul gruppo e sul mondo esterno – dice Rhode –. Non rimane che accettare la tua voce interiore»

«Stiamo ancora affrontando il dramma dei contagi da Covid-19. Il tasso è altissimo. È un momento assai difficile. Inoltre ci sono molti saccheggi e violenze in corso. Quello che sta succedendo in Sudafrica è semplicemente scioccante». A parlare è Robin Rhode. Nato a Città del Capo nel 1976, Rhode vive a Berlino dal 2002. Nel 2005 ha partecipato alla Biennale di Venezia, per tornarvi nel 2015 tra gli artisti che hanno rappresentato il Sudafrica prendendo parte alla mostra What remains is tomorro

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