Si è spesso ironizzato in passato sull’ossessione del festival francese per il politicamente corretto, sull’ansia smodata di rincorrere la parità di genere e di non offrire il fianco agli attacchi del femminismo di casa. Ma in uno scenario che sta annichilendo la cultura woke in tutte le sue manifestazioni, un’immersione effimera, temporanea, per quanto consapevolmente precaria, farà bene al cuore. Il via martedì 13 maggio
In uno scenario che sta annichilendo la cultura woke in tutte le sue manifestazioni, che autorizza lo sterminio di massa e va ristabilendo a gamba tesa il dominio assoluto di quello che Joseph Nye definiva l’hard power, il potere basato su coercizione e compenso economico, forse è il caso di rivalutare il soft power del Festival di Cannes, al debutto dell’edizione numero 78. Si è spesso ironizzato in passato sull’ossessione cannese per il politicamente corretto, sull’ansia smodata di rincorrere



