Oggi i funerali del produttore, morto a 85 anni

Piero Sugar ha riscoperto il tesoro nascosto negli archivi delle colonne sonore italiane

 

  • Con il finire della Seconda guerra mondiale, Cinecittà si riempì di registi, sceneggiatori e personaggi in cerca d’autore desiderosi di raccontare una nuova Italia. In questo contesto, anche molti compositori iniziarono a intravedere una nuova possibilità artistica e lavorativa a sostegno del proprio ingegno e sperimentazione musicale.
  • A differenza di Hollywood, che aveva standardizzato il sonoro attraverso il foglio musicale, la colonna sonora all’italiana, come definita da Valerio Mattioli nel suo libro Superonda, «era una creatura strana, per quanto subordinata a quanto accadeva sullo schermo, penetrò nella coscienza degli spettatori fino a rivelarsi al di fuori del recinto delle applicazioni e disegnare un suono».
  • Dal neorealismo ai B-movie, il nostro cinema ha prodotto sonorizzazioni innovative che sono state dimenticate per decenni. Oggi vivono una nuova vita grazie alle serie tv e al ritorno alla produzione artigianale del suono. 

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