Cultura

Il virus vuole darci un pretesto per espellere ciò che non amiamo davvero

Il primo giorno di scuola davanti a un cubo di cemento di comune bruttezza, segno concreto che il Covid-19 è devastante quando si abbatte su crisi già in atto. Cronaca di una mattina fra drammi, distanziamenti, TikTok e racconti d’estate, perché va bene la pandemia, ma il mare è il mare

  • Un istituto comprensivo a sud di Roma. All’entrata si mischiano vite e desideri, richieste e preoccupazioni. Com’è stare a scuola con la mascherina? «È n’ammazzata. Ecco com’è», dice un ragazzino biondo con la maglietta della Roma.
  • «Mamma e papà lavorano in nero, e so’ preoccupati perché se me viene anche solo un raffreddore non me possono porta’ a scuola e non sanno dove lasciamme», dice un ragazzo di origine albanese. 
  • Questa pandemia maledetta traccia in maniera spietata le differenze, le possibilità degli uni contro le difficoltà materiali degli altri. È la decima piaga che si abbatte su un paese massacrato di suo. Come ogni piaga, protegge quelli che hanno e condanna tutti gli altri.

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